A prima vista, essere una persona che cerca di accontentare gli altri potrebbe sembrare una qualità positiva. Chi non vorrebbe essere visto come gentile, disponibile e attento ai bisogni altrui? Tuttavia, dietro questo modello comportamentale si nasconde una complessità fatta di insicurezze, conflitti interiori e, spesso, relazioni disfunzionali.
In questo articolo esploreremo le caratteristiche del people-pleaser, perché questa tendenza può diventare un problema sia per chi la mette in atto sia per chi la subisce, e come il coaching e il counseling possono aiutare a rompere questo schema.
Chi è il People-Pleaser?
Il people-pleaser è una persona che si sente costretta ad adattarsi alle aspettative degli altri, spesso a discapito dei propri bisogni e desideri. Questo comportamento può derivare da vari fattori, tra cui:
- Paura del rifiuto o dell’abbandono;
- Necessità di approvazione per sentirsi valida e accettata;
- Modelli familiari disfunzionali, in cui il valore personale era legato al compiacimento degli altri.
Il risultato? Una vita spesa cercando di soddisfare gli altri, con il costo nascosto di sentimenti di frustrazione, insoddisfazione e risentimento.
Il lato oscuro del compiacimento
Sebbene possa sembrare altruistico, il comportamento del people-pleaser porta spesso a conseguenze negative.
Per il People-Pleaser
- Perdita di autenticità: Non esprimendo i propri bisogni, si finisce per vivere una vita che non rispecchia i propri valori e desideri.
- Stress e burnout: Il costante sforzo per soddisfare tutti può portare a un esaurimento emotivo e fisico.
- Risente di risentimenti nascosti: La persona può accumulare rabbia nei confronti di chi sfrutta la sua disponibilità, ma raramente trova il coraggio di affrontarli.
Per gli altri
- Confusione: Chi circonda il people-pleaser può sentirsi disorientato dall’incapacità di capire i suoi veri sentimenti e desideri.
- Mancanza di fiducia: La mancanza di autenticità può compromettere la qualità delle relazioni, creando un senso di distanza emotiva.
Perché si diventa un People-Pleaser?
Questa tendenza non nasce dal nulla; spesso affonda le radici nell’infanzia o in esperienze relazionali significative. Alcune cause comuni includono:
- Educazione basata sull’approvazione condizionata: Quando l’affetto e l’accettazione erano legati a comportamenti specifici.
- Traumi o insicurezze: Eventi che hanno instillato una paura di essere rifiutati o giudicati.
- Modelli culturali: In molte società, specialmente per le donne, c’è un’aspettativa implicita di mettere i bisogni degli altri al primo posto.
Come uscire dal ciclo del compiacimento
Superare questo comportamento richiede un percorso di consapevolezza e trasformazione. Ecco alcuni passi fondamentali:
1. Riconoscere il problema
Il primo passo è identificare i momenti in cui si tende a compiacere gli altri, chiedendosi:
- “Sto facendo questo per un desiderio autentico o per paura di deludere qualcuno?”
- “Cosa voglio veramente in questa situazione?”
2. Coltivare l’autenticità
Essere autentici significa esprimere i propri bisogni e desideri senza paura del giudizio. Un esercizio utile è iniziare con piccoli no in situazioni a basso rischio, per poi ampliare questa abilità nelle relazioni più significative.
3. Stabilire confini sani
Imparare a dire “no” senza sensi di colpa è una delle competenze più importanti per chi vuole liberarsi dal ciclo del compiacimento. Ad esempio:
- Identifica situazioni che ti fanno sentire sovraccarico.
- Comunica con chiarezza e fermezza, usando frasi come “Non posso farlo in questo momento.”
4. Rafforzare l’autostima
Un people-pleaser spesso collega il proprio valore all’approvazione altrui. Attraverso il coaching, puoi lavorare su:
- Riconoscere i tuoi successi e qualità intrinseche;
- Sviluppare una mentalità che non dipenda dal giudizio esterno.
Come il coaching e il counseling possono aiutare
Il coaching e il counseling offrono strumenti pratici per affrontare e superare il problema del compiacimento.
Coaching personale
Un percorso di coaching personale ti aiuta a:
- Identificare i tuoi valori autentici;
- Sviluppare competenze per comunicare i tuoi bisogni;
- Creare una visione chiara del futuro che desideri.
Counseling professionale
Nel counseling professionale, potrai esplorare le radici emotive del tuo comportamento, lavorando su:
- Riconoscere e rilasciare traumi passati;
- Elaborare sentimenti di colpa o vergogna;
- Costruire una base emotiva più solida per relazioni sane.
La storia di Marta
Marta, una donna di 35 anni, si è sempre descritta come “quella che dice sì a tutto.” In ufficio accettava carichi di lavoro impossibili, mentre nella vita privata si trovava a organizzare eventi per amici e familiari, spesso a discapito del suo tempo libero.
Dopo un periodo di stress intenso, Marta ha deciso di intraprendere un percorso di coaching. Attraverso esercizi di auto-riflessione e simulazioni, ha imparato a dire “no” con fermezza e a stabilire confini chiari. Oggi Marta descrive il suo percorso come una “rinascita”, in cui si sente finalmente in controllo della sua vita.
Smetti di compiacere e inizia a vivere
Essere un people-pleaser non significa essere una brutta persona, ma spesso indica la necessità di riconnettersi con se stessi e i propri desideri. Attraverso il coaching e il counseling, è possibile spezzare questo schema, riscoprendo il proprio valore e costruendo relazioni più autentiche e soddisfacenti.
Se anche tu ti ritrovi in queste dinamiche, non aspettare oltre. Contattami oggi per una consulenza gratuita e scopri come posso aiutarti a trasformare il tuo modo di vivere e relazionarti. Visita la mia pagina dedicata al coaching e quella dedicata al counseling e inizia il tuo percorso verso l’autenticità e la libertà emotiva.
Ricorda: il cambiamento inizia con una scelta. Scegli te stesso.
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