Quello che possiamo imparare attraverso l’esperienza su un’app di dating è qualcosa che riguarda in primo luogo noi stessi. Lo chiarisco perché probabilmente molti hanno l’idea che cercare l’amore sia rivolgere lo sguardo verso l’esterno e cercare di cogliere nell’altro degli elementi che possano muovere interesse in lui o lei nei nostri riguardi. In parte è sicuramente così, ma questo può essere visto come un aspetto della questione.
Io credo che sia sempre bene portare l’attenzione sul fatto che è necessario cambiare questa prospettiva e che, anche quando ci sembra di averlo fatto, portare nuovamente lo sguardo su noi stessi e occuparci di quanto possa essere importante mettere al centro delle scelte affettive noi, per poi volgersi all’esterno e cercare di incrociare l’energia che può essere in sintonia con la nostra, sia fondamentale.
La ricerca dell’amore è questione abbastanza delicata e può richiedere anche diverso tempo. E’ qualcosa a cui dare cura, sicuramente già in età giovanile, ma con il passare degli anni diventa elemento assolutamente centrale occuparsene con grande attenzione. Siamo spesso abituati a pensare che, con l’avanzare dell’età, ci sia automaticamente un aumento della consapevolezza: non credo sia completamente vero. Penso che ciascuno accumuli le proprie esperienze, così come le proprie ferite, i propri dolori e al più, nella maggior parte dei casi, possa essere meno disponibile ad aprirsi completamente all’altro, con piena e aperta fiducia. Credo quindi che aumentino sicuramente le difese e le paure, in particolare se si ha una visione del proprio passato come una collezione di fallimenti, e che si rimanga maggiormente protettivi verso se stessi e verso le proprie consolidate abitudini, che rappresentano anche le nostre sicurezze e il nostro modo di guardare a noi stessi come a un soggetto già noto, di cui dovremmo sapere molte cose. Per fare un lavoro di consapevolezza, è sicuramente necessario metterci impegno e fare un investimento importante su noi stessi e dobbiamo essere altrettanto disponibili a rimarginare tutte le nostre ferite e a trovare altri strumenti attraverso i quali non tanto difenderci dall’altro, quanto conoscere noi stessi, i nostri desideri, i nostri limiti, avere le idee molto chiare su quali sono i nostri valori, quali sono i nostri bisogni, che tipo di relazione desideriamo per noi stessi.
Per alcuni può essere dunque un processo estremamente naturale, per cui costoro hanno la “fortuna” di fare incontri di valore e che li mettono in connessione con l’altro in modo profondo e intenso sin da giovani o magari anche crescendo, trovando piena soddisfazione nella coppia o cercando man mano degli aggiustamenti che permettano di mantenere viva a lungo la relazione, anche con grande presenza e costanza. Per altri non è così, ed è probabilmente che questo aspetto vada approfondito maggiormente.
Ci sono dunque persone che si trovano a fronteggiare questa esperienza per molti anni e si chiedono costantemente cosa non vada di se stessi e cosa possa essere cambiato affinché un incontro fatto con una persona interessante possa funzionare e diventare magari una relazione importante.
Se può essere relativamente più semplice incontrare qualcuno con cui scambiare qualche momento di intenso piacere e godimento, può essere decisamente più impegnativo che la relazione possa invece durare nel tempo.
Penso che sia dunque possibile avere un’idea più chiara di quale tipo di esperienza si possa fare attraverso una app di dating, al fine di massimizzare l’esperienza e non rimanere costantemente delusi perché le cose non sembrano funzionare. L’uso delle app di dating si è chiaramente diffuso tantissimo in questo anno di pandemia, dove le occasioni di incontro si sono chiaramente decisamente assottigliate. Per molti, questo rappresenta uno dei pochissimi modi per conoscere nuove persone e, come è sempre stato, è un modo per ampliare le proprie cerchie di conoscenze e arrivare anche dove non si riusciva in precedenza, frequentando i propri amici, colleghi e famigliari. Mi sento anche di chiarire una ulteriore cosa: le app di incontri online sono progettate per far soldi e affinché gli utenti rimangano attivi il più a lungo possibile (e spesso è così per svariati anni, seppure si abbia in mente di trovare una relazione stabile e non magari, come fanno alcuni per un tempo prolungato, le avventure di una notte). Nelle app di dating non ci sono infatti mai consigli approfonditi su quali potrebbero essere le problematiche che si potrebbero trovare in una relazione, oppure come passare agli step successivi, dopo aver fatto i primi passi. Le indicazioni che vengono fornite sono in genere piuttosto superficiali e molte al momento garantiscono comunque un servizio adeguato almeno in termini di privacy, di sicurezza online e di sicurezza personale anche a incontri avvenuti, con delle strategie che permettono, nei casi più infelici, anche di avere un sostegno per fare una eventuale denuncia per qualcosa che può essere andato veramente storto.

Cosa possiamo quindi imparare nel fare un’esperienza su una o più app di dating?
1. Chi sono io?
La prima cosa che si impara è sicuramente su se stessi. E’ infatti un primo passo fondamentale quello di entrare in connessione con quello che siamo, con quello che vogliamo e quello che ci aspettiamo da una relazione e la vita che ci immaginiamo quando qualcuno entra nella nostra e comincia a prendere spazio e tempo, interiori ed esteriori. E’ un punto di centratura che è bene avere chiaro in mente, prima di mettersi alla ricerca dell’altro, o sentire di avere disponibilità a far entrare qualcuno nella nostra vita. Se questa occasione potesse esserci offerta man mano che facciamo esperienza all’interno delle app, è bene prenderla al volo: ci accorgeremo che all’inizio non eravamo veramente pronti e ci aiuterà sicuramente a capire da quale punto possiamo guardare a quello che stiamo facendo e quanto effettivamente sia una posizione che ci porta a un benessere maggiore di quando eravamo soli.
2. Come posso avviare delle conversazioni che poi mi portano a qualcosa di realmente soddisfacente?
Le domande che possiamo porci in questo ambito riguardano il fatto che ci troviamo di fronte a degli sconosciuti e che stiamo utilizzando degli strumenti che ci pongono diverse difficoltà e molti interrogativi. Attraverso le app ci rendiamo conto che tutto è molto accelerato, il piacersi come il detestarsi, spesso non ci sono filtri, abbiamo modo di fare conversazioni che possono sembrare veramente intime. Talvolta non ci accorgiamo che il nostro umore di quel momento ci porta a direzionare una conversazione, perché il gesto di prendere il telefono e scrivere è quasi automatizzato, ma non abbiamo la consapevolezza della conversazione che stiamo portando avanti, perché magari è slegata dal contesto che stiamo vivendo. Percepire quindi sino a che punto spesso quello che scriviamo possa essere influenzato da qualcosa che è fuori da quel modo può essere una strada anche per familiarizzare con emozioni di cui non siamo sempre consapevoli pienamente.
3. Cosa voglio davvero da una relazione?
Questa domanda ci verrà posta più e più volte. E sarà quasi come un mantra: “cosa stai cercando qui?”. Se tu non hai le idee chiare su questo punto, preparati a rispondere costantemente a una domanda di questo tipo. Prima di tutto è una domanda che puoi porre a te stesso, prima ancora di cominciare a dover rispondere a qualcun altro che te la sta ponendo. Oltretutto, sentire se davvero siamo pronti per una relazione o meno è qualcosa su cui focalizzare l’attenzione in modo importante. Spesso questa è una cosa di cui siamo convinti, ma dagli incontri che facciamo risulta evidente che non sia così. Questo è un punto particolarmente delicato perché è come se il nostro storytelling di quelli che sono i nostri desideri non coincidesse con quello che veramente, mettendoci completamente in gioco come una relazione richiederebbe, siamo pronti a vivere. La domanda pertinente può riguardare infatti l’eventualità che, sebbene ci stiamo convincendo del fatto che vorremmo una relazione, di fatto facciamo incontri non adeguati a quello che vorremmo. E dunque, la questione può diventare: ma è davvero questo quello che voglio?
4. Come posso imparare a gestire le mie aspettative?
Questo punto è decisamente collegato ai punti 1 e 3: se ho le idee chiare su chi sono e su quello che voglio, posso essere magari estremamente consapevole del fatto che ci vorrà del tempo, che dovrò escludere molte persone, sebbene io possa sentirmi molto lusingato dal fatto che alcuni o molti mi stiano mostrando interesse. Mantenere le idee chiare e la lucidità sono presupposti essenziali per non lasciarsi prendere dall’entusiasmo anzitempo, ma per prepararci a vivere un’esperienza al massimo delle sue possibilità calandola nella realtà della nostra vita. E’ infatti molto facile lasciarsi prendere da immaginazioni entusiastiche dell’incontro che stiamo per fare per poi rimanere rovinosamente delusi. Da questo punto di vista, io penso che sia bene non far passare troppo tempo dall’inizio di una chat, magari brillante, e un incontro dal vivo e che molte delle caratteristiche che avevamo incrociato come interessanti possano essere coltivate anche in tipologie di relazioni diverse da quelle amorose, affettive, sentimentali, magari cercando un accordo e mostrandosi interesse reciproco che può sfociare in un’amicizia o in un approfondimento appunto di diverso tipo. Se tutto andasse nel migliore dei modi, è anche bene tener presente che sino a che non avremo preso un impegno importante, esplicito e reciproco, è bene non legarsi eccessivamente e, magari, continuare a conoscere ancora qualche altra persona.
5 App di dating e pandemia
Le app di dating sono state in grandissima crescita in questo anno di pandemia, in cui le difficoltà relazionali si sono espresse ai massimi livelli. L’uso di queste app ci ha aiutato sicuramente a conoscere persone nuove che non avremmo sicuramente mai avuto modo di incrociare, ci ha permesso anche di fare chiacchiere interessanti, scambiarci canali per seguirsi online e idee. Il fatto che ci siano state in questi 12 mesi tante restrizioni, ci ha portato sicuramente, anche e soprattutto attraverso le app di dating, a non voler rinunciare del tutto alla possibilità di conoscere nuove persone. Il fenomeno nuovo è stato anche che molte delle persone che non si sarebbe mai rivolte alle app di dating per conoscere nuove persone, si sono trovate invece spinte a scaricarle e usarle, avendo modo di verificare che i tanti pregiudizi che si hanno a riguardo, decadono. Avendo infatti cura di prepararsi con i passaggi che avevo suggerito, l’esperienza con le app di dating può essere veramente molto soddisfacente e ci può permettere di capire moltissimo su noi stessi, così come ciascuna relazione umana che intratteniamo può fare.
Se vuoi scoprire di più su come funzionano le app di dating e magari comprendere meglio come utilizzarle per la ricerca di un grande amore, ho realizzato un corso che si chiama L’amore ai tempi delle app di dating e ti aiuta a conoscerti meglio e a capire cosa desideri veramente da una relazione, per trovare quella giusta per te e massimizzare la tua esperienza online, valorizzando gli aspetti di cui ti ho parlato in questo articolo.
Scrivendomi all’indirizzo email thedaimoncoach@gmail.com potrai chiedermi di conoscermi attraverso una sessione gratuita, dopo la quale potremo eventualmente decidere di intraprendere un percorso insieme.