Il narcisista e le sue due paure più grandi

Hai mai avuto a che fare con una persona che sembra dipendere completamente dall’approvazione degli altri? Un individuo che indossa una maschera apparentemente perfetta ma che, sotto di essa, nasconde insicurezze profonde? Questo potrebbe essere un narcisista.

Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry, i disturbi della personalità narcisistica affliggono circa l’1% della popolazione, ma gli effetti che hanno sulle relazioni personali e professionali sono profondi. Comprendere come pensa e agisce un narcisista non solo può aiutarti a gestire meglio il rapporto con queste persone, ma anche a proteggerti emotivamente.

In questo articolo esploreremo:

  • Le due paure principali del narcisista: la solitudine e la caduta della maschera.
  • Come queste influenzano le sue relazioni.
  • Strategie per affrontare queste dinamiche nei percorsi di coaching personale o counseling trasformativo.

La solitudine: il vuoto che il narcisista non può sopportare

L’immagine svalutata di sé

Il narcisista è intrappolato in una lotta costante con un’immagine svalutata di sé, introiettata durante l’infanzia. Spesso, questa percezione negativa deriva da un’educazione critica o negligente, in cui il bambino riceveva messaggi di inadeguatezza.

Come il vuoto si manifesta

  • Dipendenza dall’Adulazione: Per colmare questo vuoto interiore, il narcisista ricerca costantemente approvazioni e attenzioni dagli altri.
  • Insoddisfazione Cronica: Anche quando ottiene riconoscimenti, questi non lo appagano mai del tutto, poiché il suo “serbatoio” emotivo è metaforicamente bucato.

La solitudine come minaccia

Quando il narcisista è costretto a confrontarsi con se stesso in solitudine, si trova faccia a faccia con il proprio senso di vuoto. Questo può generare:

  • Ansia profonda.
  • Sentimenti di annullamento e insignificanza.
  • Comportamenti di compensazione, come manipolazioni emotive per attirare di nuovo l’attenzione.

La maschera: il rifugio e la trappola

Il ruolo della maschera

Il narcisista indossa una maschera di perfezione, successo e controllo per proteggersi dal giudizio e per garantire un flusso costante di approvazione. Questa maschera è il suo strumento principale per:

  • Evitare il Rifiuto: Si presenta come impeccabile per evitare critiche.
  • Manipolare gli Altri: Crea un’immagine ideale che suscita invidia, ammirazione o dipendenza emotiva.

La paura di essere smascherato

Quando la maschera cade, il narcisista si sente:

  • Esposto: Come se il mondo vedesse le sue vulnerabilità più profonde.
  • Ridicolizzato: Un attacco diretto alla sua immagine di perfezione.
  • Sconfitto: Perde la capacità di controllare come gli altri lo percepiscono.

La reazione allo smascheramento

Se il narcisista viene smascherato pubblicamente, può reagire con:

  • Rabbia esagerata: Un’esplosione emotiva spesso sproporzionata all’evento.
  • Manipolazione ulteriore: Convince gli altri che il problema non è lui, ma chi lo ha smascherato.
  • Allontanamento drastico: Taglia i rapporti con chiunque rappresenti una minaccia alla sua maschera.

Il narcisista e le relazioni

La dinamica tossica

Le relazioni con un narcisista sono spesso caratterizzate da:

  1. Cicli di idealizzazione e svalutazione: Alterna fasi in cui idolatra il partner a momenti in cui lo critica duramente.
  2. Manipolazione emotiva: Usa sensi di colpa, vittimismo o lusinghe per mantenere il controllo.
  3. Paura dell’abbandono: Fa di tutto per evitare di perdere il partner, ma non per amore genuino, bensì per paura di restare solo.

Come il coaching e il counseling possono aiutare

Nei percorsi di coaching trasformativo o counseling professionale, chi ha vissuto relazioni tossiche con narcisisti può:

  • Comprendere le dinamiche disfunzionali della relazione.
  • Riconoscere i propri bisogni emotivi e rafforzare l’autostima.
  • Imparare a stabilire confini sani per proteggersi.

Strategie pratiche per gestire la relazione con una persona narcisista

Se sei coinvolto in una relazione con un narcisista, ecco alcune strategie per gestire al meglio la situazione:

1. Riconosci i segnali

Presta attenzione a comportamenti manipolativi o esplosioni di rabbia sproporzionate.

2. Imposta confini chiari

Non permettere al narcisista di oltrepassare i tuoi limiti emotivi o fisici.

3. Non alimentare il rifornimento

Evita di fornire approvazione continua o di reagire a provocazioni che mirano a suscitare attenzione.

4. Cerca supporto esterno

Affidati a un coach o counselor professionista per elaborare il tuo vissuto e acquisire strumenti di gestione emotiva.


La chiave è la consapevolezza

Il narcisista vive intrappolato tra la paura della solitudine e la necessità di mantenere una maschera. Comprendere queste dinamiche non solo aiuta a proteggerti, ma anche a promuovere la tua crescita personale.
Hai vissuto relazioni difficili e vuoi ritrovare il tuo equilibrio? Scopri come il coaching trasformativo può aiutarti a esplorare il tuo sé e costruire relazioni più sane. Contattami per iniziare il tuo percorso di trasformazione.

  • Soul e Daimon

    Diverse recensioni di Soul, l’ultimo film della Pixar, diretto da Pete Docter, già regista di Inside Out, dicono che questo non è un film per bambini.  Si tratta della storia di un insegnante e jazzista che vive a New York, ossessionato dall’idea di poter avere una brillante carriera come musicista professionista nei jazz club piùContinua…

  • Le Tredici Notti Sante di Rudolf Steiner

    Da sempre gesti, azioni, cerimonie e riti sono stati tesi a favorire il ritorno della vita e a esorcizzare le tenebre. I giorni e le notti che vanno dal 24 dicembre (la sera che precede il Natale) al 6 gennaio (sera della giornata dell’Epifania), detti le Tredici Notti Sante, sono un periodo molto particolare nelContinua…

  • Come costruire buone relazioni di coppia attraverso l’intelligenza emotiva

    “Dovremmo apprezzare che molto di ciò che ci nutre e ci guida, molto di ciò che faremmo bene ad ascoltare, sia incredibilmente semplice, di una facilità quasi imbarazzante. Non dovremmo complicarci la vita indugiando in spiegazioni ad alto tasso di mistero, né permettere che l’intelligenza emotiva venga offuscata da un’oscurità più consona alle scienze avanzate…Continua…